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Gare e Risultati

La Marmotte, anzi la Marmotte da dietro (poiché davanti non ho idea di cosa sia successo)

Ciao amici,
ormai sono rassegato a raccontarvi le mie “mancate imprese” sportive ma sono orgoglioso di raccontarvi le mie sempre più profonde riflessioni sul mondo della bici.
Come saprete ho partecipato, con un folto manipolo di GranBikes, alla GF Sestriere (la Marmotte), dove mi sono classificato 251° nella Medio Fondo su circa 500 giunti vivi a Sestriere.

Mentre pedalavo e soffrivo sul colle delle Finestre ho realizzato il seguente pensiero, tenete presente che ho avuto del bel tempo: 4ore e 25min: “Sono certo, esiste un destino che ci accompagna nella vita, il mio si chiama sofferenza, pochi istanti di gioia costellati di tanta sofferenza, non ne ero al corrente all’atto della nascita altrimenti avrei chiesto alla mia mamma, che mi ha tanto amato di riportarmi indietro e lei avrebbe trovato un modo. Il destino lo comprendi strada facendo, quando metti insieme i tasselli del tuo personale puzzle, all’inizio ti sembra di pescare la sofferenza per puro caso poi appena inizi ad avere una visione d’insieme, ecco chiarirsi il destino, quando mancano meno della metà delle tessere del mosaico (è il mio caso) e la visione globale ti si palesa, prima di pescare dal mucchio, sai che le possibilità di pescare la sofferenza sono altissime ma non puoi opporti, vai e peschi rassegnato come il giovane vitello che potrebbe anche divenire il toro da monta e passare la vita a divertirsi, anche più di una volta al giorno, ma è assai più probabile che pescando, nel suo destino, ci sia l’hamburgher.”

É probabile che il sole e la rarefazione dell’ossigeno abbiano contribuito ma mi chiedevo cosa ci spinga a soffrire cosi tanto, per chi non lo conosca, il colle delle Finestre si snoda lungo 18 km di tornanti in salita di cui 6 o7 non asfaltati, qualunque sano di mente si asterrebbe, invece il nostro amico Paolo Bellino (direttore di RCS Sport) è stato in grado di trovarne circa 1500 di cui una ventina tra i GranBikers, li ha fatti pagare circa 50 euro, e li ha fatti soffrire dalle 3 alle 6 ore, un vero genio!

Ma passiamo dalle riflessioni alla cronaca, le prima novità è che il mio dream team della Bra-Bra è venuto meno, il dottore in vacanza e il professore lamentava un infortunio al ginocchio, sono ancora in attesa di ricevere il referto, Tanya imperterrita, presente, lei non sarebbe mai mancata anche con 39 di febbre. In sostituzione dei due venuti meno ho inserito l’architetto Antonio Ravarino, un uono forte, che ha praticato tutti gli sport possibili ed immaginabili, (senza palla, ci tiene a farlo sapere) da questo punto di vista in perfetta sintonia con Tanya, il risultato è stato eccellente, Tanya seconda tra le donne nella GranFondo, Ravarino102° nella Medio Fondo (13° cat.) e primo Gran Biker.

Non poteva essere altrimenti, nel nostro team nulla sfugge al caso, la sera precedente il Coach Vellano, mentre a Sestriere imperversava la tormenta, aveva indetto una cena col team per definire le strategie, io non ricordo così bene le parole però ricordo benissimo che ci siamo abbuffati come se fosse l’ultimo giorno prima della grande carestia ed abbiamo bevuto birra e vino mescolandoli secondo la buona regola Ravarino ( 2 birre medie e ½ bottiglia di vino la sera prima della gara).
Cosi ben preparati alla gara, la mattina alle 8,00 con ben 10 gradi di temperatura e un cielo finalmente bellissimo ci siamo recati alla partenza belli imbacuccati, io in particolare, essendo il + anziano patisco maggiormente il freddo, quando mi sono presentato in griglia, gli organizzatori, vedendomi così vestito mi hanno detto che la griglia per la spedizione al K2 era allestita nella piazza adiacente, io come sempre ho spolverato il mio miglior sorriso, non ho accusato il colpo ma ho capito che forse almeno il colbacco sul casco, le muffole di coniglio alle mani e le ghette a righe orizzontali alle caviglie avrei dovuto evitarli……

Tanya ovviamente non ha potuto esimersi del suo rito, fare la pipì subito prima della partenza, ormai ho capito si tratta di un gesto scaramantico che ha espletato nel bar-pasticceria proprio di fronte alla griglia di partenza, peraltro senza creare tutto il casino della Bra-Bra.
La mia strategia era la seguente: arrivare a Susa incolume, ogni 10 km avrei lanciato via un capo di abbigliamento come una navicella spaziale abbandona i moduli propulsivi, curandomi di non procurare stragi alle mie spalle, poi a Meana finalmente svestito avrei scatenato tutta la mia potenza e cercato di salvare l’onore. C’era anche un obbiettivo non dichiarato: superare qualcuno di quei boriosi triatleti di GranBike che per il solo fatto di saper anche correre e nuotare in acque limacciose con coccodrilli e squali si sentono tanto fighi.

Il risultato è stato parzialmente conseguito, sano e svestito a Susa, un paio di triatleti superati.
Per quest’anno mi posso accontentare.

Ma veniamo ai momenti salienti, partenza: in un istante mi sono ritrovato al fondo del gruppo, ho anche avuto il dubbio che mi avessero sabotato la bici, ma è la mia incapacità di guidare in discesa che mi blocca.
Il tratto Sestriere-Susa è stato molto sofferto, la vera soddisfazione è stata fare i tornanti di Susa che ho fatto in compagnia di Carla conversando amabilmente e guardando la città ed il cielo terso, quasi dimenticandomi di avere un pettorale da onorare.
Ed ecco finalmente la salita, la mia amica salita dove non servono capacità di guida serve saper soffrire, lì io sono maestro e lei, la salita, mi rispetta, non come quell’altra, la discesa che mi umilia.

Durante la salita ho incontrato tanti colleghi e amici coi quali mi sono intrattenuto in conversazioni fin quando capivo di aver rotto le palle e allora proseguivo alla ricerca di altri malcapitati.

Arrivato alla sommità mi sono fermato al ristoro per una coca-cola e una barretta, che ho conquistato sgomitando peggio di Chiellini, dopo di che pago, mi sono intabarrato e sono partito per la bellissima discesa che porta a Pragelato, discesa divertente anche per me.
La vera apoteosi è stato il tratto Pragelato-Sestriere, dove forse a causa dell’eccessivo risparmio di energie attuato durante il percorso, ho dato il mio meglio superando inaspettatamente decine e decine di ciclisti esterrefatti di tanto ardore, il cartello dell’ultimo kilometro mi ha portato ad una volata fino al traguardo dove con mia sorpresa ho praticamente trovato buona parte dei GranBikers, certo questo ha un po’ sminuito le mie gesta ma è stato così bello essere accolto con calore…

Da lì a poco sarebbe arrivata Tanya dalla GranFondo che anche stavolta si è guadagnata il podio e il nostro grande applauso, lo stesso che abbiamo riservato a Elisa, terza di categoria e autrice di una prova maiuscola e soprattutto capace di non sbagliare percorso, cosa che le era riuscita benissimo alla Bra-Bra.
Altra bella notizia il 56° posto nella GranFondo del nuovo acquisto, Fabio, ragazzo dallo sguardo acuto, molto dotato e con un futuro tutto da scoprire.
Una nota di merito all’architetto Ravarino che dopo circa 30 km, quando era nelle prime 12 posizioni si è sfilato l’antivento così bene da farlo terminare tra le pinze nel freno posteriore della sua bici mentre era lanciato a circa 50/60 all’ora, ciò ha causato un improvviso blocco della ruota posteriore con relativa esplosione del pneumatico nonché la caduta di 2 malcapitati inseguitori, nessuna conseguenza per l’esperto pistard che non è neppure caduto, ha rimesso in sella i 2 malconci malcapitati e li ha subito fatti ripartire, immagino le dolci parole che avrà usato per dissuaderli dal lamentarsi ……. Sostituito il pneumatico è ripartito all’inseguimento.

Che classe! Che stoffa!

Anche questa è stata una domenica che non dimenticherò facilmente, mi sono divertito con i miei amici GranBikers, ho visto cose belle, ho vissuto istanti intensi, mi sono commosso nel vedere le due ragazze sul podio, due ragazze dagli occhi bellissimi e dolcissimi, occhi che però diventano occhi da tigre appena cavalcano le loro biciclette!

Oddio, mi manca il prossimo obbiettivo, quale sarà?
Avete idee?

Mario, sempre più felice di andare in bici, con tutti voi…….

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